L’emergenza Coronavirus continua e i numeri di contagiati e morti in Italia fa discutere. Anche fisici delle particelle si mettono a fare i conti e non tornano. Il reale andamento dell’epidemia – spiega Daniele Del Re fisico delle particelle al Corriere della Sera – potrebbe essere diverso da quello mostrato dalla Protezione civile. Il picco potrebbe essere avvenuto in anticipo rispetto a quello ufficiale. Tutto nasce dalla nostra curiosità scientifica di capire la fase delicata del contagio. L’approccio con cui conduciamo le ricerche delle particelle in fisica richiede competenze di statistica che possono essere applicate agli studi demografici. Contiamo le particelle elementari, il metodo è simile. Abbiamo solo fatto una constatazione e tirato le somme”.
“Dopo un iniziale ritardo dei dati forniti dalla Protezione Civile, – prosegue Del Re sul Corriere – i decessi ufficiali sembrano crescere in maniera più rapida a causa di un aumento dei tamponi per le diagnosi. Almeno in una prima fase dell’epidemia il numero delle vittime del Covid 19 sembra notevolmente sottostimato, da 2 a 10 volte a seconda delle Regioni. Ancora non si può stimare il momento esatto del picco, bisognerebbe analizzare i dati completi. Si presume sia arrivato in anticipo.
C’è un messaggio positivo in questo studio. Così come il contagio va retrodatato, lo stesso potrebbe valere per il rallentamento dell’epidemia. Magari siamo messi meglio di quanto crediamo. Il tema del rilascio graduale del lockdown è cruciale e le informazioni potrebbero essere interessanti. Tanti decessi non sono stati monitorati. A Genova, città di cui abbiamo i dati sull’eccesso della mortalità estratti dal sistema di sorveglianza SiSMG, le morti supererebbero di 7-8 volte quelle comunicate ufficialmente”. www.affaritaliani.it
Coronavirus, “i morti sono almeno il doppio di quelli riportati dalla Protezione civile”