Una task force del governo per controllare la diffusione di “fake news”, altrimenti dette bufale, sul coronavirus. Senza che al suo interno vi sia neanche un medico, un competente, uno che ne capisca di scienza e di eventuali verità messe in dubbio dalle “fake”. Una bufala? No, tutto vero. Lo annuncia il sottosegretario Martella, con grande enfasi. Sulla nuova iniziativa del governo, più o meno utile ma decisamente maldestra nei modi, si abbatte la critica e l’ironia di Giorgia Meloni, che parla di “sedicente task force anti Fake news”.
“Avrà il compito di assicurarsi che sia diffusa solo LA VERITÀ sul Covid-19 (proprio come il Ministero della Verità di orwelliana memoria). Sempre il Governo ha scelto di imperio gli “esperti” (tra loro neppure un medico o un virologo) che decideranno cosa si può dire e cosa no. Utile ricordare che tra le “fake news” c’erano fino a ieri anche il fatto che gli asintomatici trasmettono il virus. Che fosse utile tenere in quarantena chi proviene da zone a rischio, che fosse saggio indossare la mascherina in pubblico. Credo che si stiano limitando le libertà fondamentali e costituzionali con eccessiva disinvoltura”.
La leader di Fratelli d’Italia, in sintesi, teme che l’organismo, di cui faranno parte solo giornalisti e docenti di comunicazione (in gran parte di area politica riconducibile alla maggioranza) possa censurare le verità “scomode” per il governo, senza aver alcun supporto scientifico da parte di chi realmente è in grado di esprimersi.
Il post scriptum della Meloni è chiaro. “Mi manderanno in un campo di rieducazione per queste mie parole o si limiteranno a oscurare il post su Facebook?”.
O magari si limiteranno a censurare le fake news su Renzi, più che sul coronavirus?
E la task force si esprimerà anche sulle fake news dei grillini, come il terrapiattismo, il no-vaccinismo, la cospirazione dei piedi sporchi?
Mollicone: una task force anti-sovranista?
“Mi rivolgo al sottosegretario Martella: stiamo fronte comune per il sostegno all’editoria e la stampa in
questa difficile fase, ma dobbiamo denunciare come la task force voluta dal governo sia marcatamente sbilanciata verso sinistra, in un chiaro orientamento antisovranista, tanto da includere ‘esperti’ e personaggi come Puente”. Lo afferma il deputato di Fdi, Federico Mollicone.
“Questi ‘debunker’ di professione dovrebbero scegliere cosa sia vero o falso per tutta Italia? Chiediamo un riequilibrio della composizione con tecnici non politicizzati, componenti delle autorità garanti e medici. Il contrasto alla disinformazione sul Covid-19 è necessario per tutelare la salute umana e l’economia nazionale, ma non vorremmo che gli strumenti messi in campo possano diventare una censura politica, sullo stile orwelliano”, conclude Mollicone.