Il coronavirus sta uccidendo gli italiani, anche dal punto di vista economico, e il governo cosa pensa di fare? Mettere le mani nei nostri portafogli. A denunciare quanto starebbe meditando l’esecutivo giallorosso è Vittorio Feltri: “Sta maturando nell’esecutivo l’idea di infliggerci una tassa patrimoniale. Consiste nel prelevare una percentuale del denaro depositato sui conti correnti, cioè nostri soldi già tassati alla fonte. In lingua italiana si chiama furto”. Ma il direttore di Libero ha buone ragioni di crederlo.
Ne aveva parlato tempo fa l’ex premier Mario Monti, ma anche il manager Paolo Scaroni: “Quando il virus sarà sconfitto, ma la nostra struttura economica sarà in grave affanno, si sentiranno autorizzati a prendere qualsiasi provvedimento fiscale come l’aumento dell’Iva, un sistema di tassazione estremamente progressivo, la patrimoniale”. liberoquotidiano.it
Sta maturando nell’esecutivo l’idea di infliggerci una tassa patrimoniale. Consiste nel prelevare una percentuale del denaro depositato sui conti correnti, cioè nostri soldi già tassati alla fonte. In lingua italiana si chiama furto.
— Vittorio Feltri (@vfeltri) April 3, 2020