Ungheria, Polonia e Repubblica Ceca hanno violato gli obblighi previsti dal diritto Ue, quando hanno rifiutato di partecipare al meccanismo di ricollocazione dei richiedenti asilo. Lo stabilisce la Corte di Giustizia dell’Ue, nella sentenza relativa alle cause che vedono la Commissione Europea opposta ai tre Stati membri.
Per i giudici di Lussemburgo, Praga, Varsavia e Budapest “non possono invocare né le loro responsabilità in materia di mantenimento dell’ordine pubblico e di salvaguardia della sicurezza interna né il presunto malfunzionamento del meccanismo di ricollocazione” per sottrarsi all’esecuzione dello stesso. adnkronos