La nave ”umanitaria” Alan Kurdi riprende le operazioni per prelevare migranti al largo della Libia, come annunciato oggi dalla ONG tedesca Sea Eye. Sarà l’unica ad operare nell’area a causa della pandemia di coronavirus. La nave, guidata dal capitano tedesco Bärbel Beuse, ha lasciato il porto spagnolo lunedì sera dove è stata ferma due mesi per le riparazioni. Si prevede che raggiungerà l’area di salvataggio e di ricerca al largo della costa libica “presumibilmente questo fine settimana”, ha affermato l’organizzazione in una nota.
La ONG è consapevole delle “grandi difficoltà nel trovare un porto sicuro da sbarcare se effettivamente ci sarà una cosidetta “operazione di salvataggio”, a causa della pandemia di Covid-19 che colpisce l’Europa, in particolare l’Italia dove di soliti vengono fatti sbarcare i clandestini prelevati in mare.
“È quasi un miracolo che possiamo mettere insieme una squadra, addestrarli e prepararli per queste condizioni speciali”, ha dichiarato Gorden Isler, presidente di Sea Eye. Altre due imbarcazioni umanitarie sono ancora ormeggiate: l’Ocean Viking, della ONG SOS Mediterranean, e l’Open Arms, dell’omonima ONG spagnola.
I confini d’Italia per via terra, cielo e mare, sono tutti inesorabilmente chiuse.
Curioso che rimangano aperti per gli affari lucrosi delle ONG dei barconi!
Credo che questo merito una riflessione!!
Bravo Conte!