“Noi ci stiamo preparando per avere altri posti di terapia intensiva a breve, per non dover scegliere chi salvare”. Luisa Marchioni è nell’équipe della terapia intensiva dell’Istituto nazionale malattie infettive Lazzaro Spallanzani di Roma, gestisce il reparto di rianimazione. In un’intervista al ‘Messaggero’ fa il punto sull’emergenza coronavirus e spiega di non poter “fare pronostici” al momento sull’andamento dell’epidemia in Italia. “Quando arriverà il picco non sta a me dirlo, ci sono altri colleghi che si occupano di questo, dati alla mano. Al momento non posso indicare date precise”.
Marchioni, che insieme ai colleghi ha curato la prima coppia cinese risultata positiva al coronavirus, racconta della vita in trincea, in rianimazione “dove la situazione è più pesante. Sia dal punto di vista della gestione dei pazienti sia per noi operatori. Per avvicinarci ai malati ci dobbiamo proteggere con dei dispositivi molto rigidi, com’è giusto che sia”.
Per non farsi travolgere dalla Covid-19 importante è prepararsi, sottolinea la specialista, per evitare di arrivare in una situazione in cui sui debba essere costretti a scegliere chi intubare.
“Diciamo che nel Lazio al momento non c’è questa problematica – puntualizza – tutti i pazienti vengono trattati, quelli molto anziani sono però a rischio perché non sempre riescono a reagire, se hanno patologie pregresse, davanti alla polmonite. Nel Lazio non siamo ai livelli del Nord, dove lo sforzo e la reazione dei miei colleghi sono comunque giganteschi”. adnkronos