Il Fondo Monetario Internazionale, nell’Article IV sull’Italia, dice che superata l’emergenza coronavirus , il pacchetto di misure per il nostro Paese dovrebbe includere “riforme strutturali per aumentare la produttività e gli investimenti, un piano di medio termine credibile di risanamento di bilancio per mettere il debito su una traiettoria di calo e misure per sostenere il settore finanziario”.
Il pil italiano perde lo 0,6% – L’Fmi prevede che il pil italiano cali nel 2020 dello 0,6% mentre il debito pubblico potrebbe salire al 137% e il deficit al 2,6%. Le stime sono contenute in una nota datata 11 marzo e includono quindi in parte l’effetto del coronavirus. Nel rapporto, stilato invece sulla base dei dati a disposizione fino al 28 gennaio, si prevedeva una crescita per l’Italia dello 0,4%.
L’Fmi, nella nota sull’Italia, ha avvertito che “se le infezioni continuassero ad aumentare” potrebbe esserci un “deterioramento della fiducia” e una ulteriore contrazione dell’attività economica con il possibile “riaccendersi del nesso fra debito sovrano e banche”.
Forte incertezza sull’Italia – Sulla stime per l’Italia pesa una forte incertezza: “alla luce degli sviluppi” del coronavirus “è chiaro che la crescita” dell’Italia sarà quest’anno più bassa anche se è “incerto” di quanto. La diffusione del coronavirus pone un’importante sfida economica fra chiusure delle attività e dei servizi pubblici, e a questo si aggiunge anche che il “contesto esterno si è indebolito”. “C’è l’elevato rischio di un risultato decisamente più debole – è l’avvertimento dell’Fmi – La crescita nel medio termine è prevista a circa lo 0,7%, anche se è soggetta all’incertezza legata alla durata e all’estensione della crisi”. https://tg24.sky.it