Finirà. E poi ci vorrà una nuova Norimberga

Dobbiamo applaudire l’Europa dopo le vessazioni o è meglio invocare una nuova Norimberga per chi ci ha tagliato tutto? E invece vorrebbero – quelli che comandano – che ci si metta in balcone ad applaudire l’Europa. Ma il fatto che da quelle parti – sempre più lontane dalle nostre – hanno deciso di distribuire liquidità non è un favore che ci fanno. Ma solo l’anticipo di un risarcimento dopo anni e decenni di privazioni imposte.

Coronavirus, una tragedia non solo nostra. Ma finora si erano permessi persino di dire – con quell’essere orrendo che risponde al nome di Christina Lagarde – che potevamo tranquillamente morire. Perché questo significavano le frasi sciagurate di qualche giorno fa della presidente della Banca Centrale Europea.

L’intervento monetario annunciato dalla Bce arriva persino con ritardo e ne misureremo gli effetti concreti dopo la tempesta perfetta dei giorni scorsi, per usare la sacrosanta espressione di Giorgia Meloni in un video straordinariamente diffuso sul web. Ma per favore basta con le retorica propagandistica sull’Europa. Quanti tagli alla sanità abbiamo dovuto subire nel nome di sua maestà l’euro? Si è subita una politica che decideva tutto nel nome della moneta anziché fare dipendere la moneta dalle scelte della politica. Ma la sovranità monetaria non è gradita al popolo dei banchieri.

Ce lo chiede l’Europa”… Ve lo ricordate questo slogan? A chi chiediamo ora noi i posti letto di terapia intensiva che mancano drammaticamente in Italia?

Tremiamo di dolore di fronte alle immagini delle bare di Bergamo, quelle vittime sono anch’esse provocate da scelte economiche che ci hanno impedito di garantire sicurezza sanitaria. È peggio indebitarsi o piangere una valanga di morti?

È la stessa Europa che ci chiedeva tutto tranne che migranti. Quelli ce li dovevamo accollare noi e se oggi non premono come ieri è perché anche loro hanno paura del “coronavirus italiano”.

[su_heading size=”16″ align=”left”]Sinistra malata d’Europa – Tutto questo ha nomi e cognomi, responsabilità ben precise che stanno in una sinistra italiana, in un centrosinistra sciagurato che ci ha ammazzato a colpi di euro in faccia. Noi pagavamo, altri prendevano.[/su_heading]

Tagli alla sanità come alle pensioni. Al pubblico impiego come agli enti locali. Quelle politiche ci hanno impedito di sviluppare persino la ricerca, hanno tagliato le mani e la testa di una Nazione ricca solo di intelligenze scappate via dai nostri confini. E ancora dobbiamo applaudire?

“Mancano strutture e medici”. “Ci vorrebbero tot milioni”. “Non possiamo comprare ciò che servirebbe”. “Finiti i posti in terapia intensiva”. Quanti titoli del genere stiamo leggendo sui giornali? E sui social? Ma a sinistra non c’è autocritica, solo la pretesa miracolistica di continuare a credere in dogmi senza alcun senso.

Quanto dovrà durare ancora la pantomima? Processi ci vogliono invece, per chi ha ridotto il nostro popolo in queste condizioni imponendo diktat dai centri finanziari dell’Europa persino ai governi. E le nazioni sono state castigate.

Li dovrebbe attendere una nuova Norimberga, perché se tantissime famiglie italiane piangono i loro morti e molte di più li temono la colpa è tutta di chi si è voltato dall’altra parte di fronte alla disperazione. E se tutto questo finirà dovranno pagare. Criminali.

Francesco Storace – secoloditalia.it