di Matteo Brandi
Giornalisti, opinionisti, partiti e politici che per anni hanno difeso lo status quo, tessendo le lodi del potere sovranazionale europeo contrapposto alla Vozza e Volgave italietta della LiVetta, si sono magicamente svegliati sovranisti e difensori della spesa pubblica, dell’intervento dello Stato nell’economia e addirittura dell’orgoglio italiano.
Tutte cose che questi adoratori dello straccio blu tacciavano come populiste, ignoranti e persino fasciste solo fino all’altro ieri.