Il Consiglio dei ministri ha dato l’ok al decreto “Cura Italia”, ovvero la manovra finanziaria da 25 miliardi di euro messa in piedi dal Governo per contrastare gli effetti economici dell’emergenza coronavirus. “Una manovra economica poderosa che bisogna mettere in atto nel più breve tempo possibile” l’ha definita Giuseppe Conte in conferenza stampa auspicando che l’Europa prenda spunto dal nostro Paese. “Abbiamo utilizzato tutto l’indebitamento netto concesso dal Parlamento”, ha precisato poi Roberto Gualtieri, ministro dell’Economia, che si è susseguito dal premier in conferenza.
Il provvedimento non è stato esente da critiche: “Il governo ha scelto la strada del solito provvedimento omnibus, di una manovra vecchia maniera. Un decreto confuso, forse per accontentare le molte anime della maggioranza. Riconosciamo all’esecutivo di aver ascoltato le nostre proposte, ma è poi mancata vera condivisione“, ha immediatamente commentato la Lega. Lo stesso Matteo Salvini, giorni fa, aveva esposto tutta la sua contrarietà definendo il decreto poco chiaro e poco esaustivo.
Nel dettaglio il decreto prevede la sospensione dei contributi per le imprese sotto ai 2 milioni di euro di fatturato. Stop anche alle cartelle esattoriali, ai controlli fiscali, ai contributi fino a giugno 2020. Non solo, per chi sta perdendo il lavoro sono previste nove settimane di integrazione salariale. Altri seicento milioni di euro vanno invece al settore aereo per far fronte ai danni subiti dall’emergenza. Si autorizza anche per Alitalia “la costituzione di una nuova società interamente controllata dal Ministero dell’economia e delle Finanze ovvero controllata da una società a prevalente partecipazione pubblica anche indiretta”.
Per le famiglie vengono stanziati 1,2 miliardi: questi sono destinati ai congedi parentali straordinari pari al 50 per cento della retribuzione e, in alternativa, voucher baby sitter per i genitori lavoratori, dipendenti o autonomi, con figli minorenni a casa da scuola per l’emergenza. Altra importante cifra è devoluta alla sanità (2,5-3 miliardi di euro). Al ministero della Salute spettano nuove assunzioni: 40 medici, 18 veterinari e 29 tecnici. L’obiettivo è “potenziare le attività di vigilanza, di controllo igienico-sanitario e profilassi svolte presso i principali porti e aeroporti”. Inoltre per il personale medico è previsto un pagamento maggiorato dello straordinario.
Per affrontare l’emergenza il governo ha dato il via libera a 600 milioni di euro di risorse per gli enti locali, Per il 2020 è concessa la possibilità di utilizzare gli avanzi di bilancio per finanziare spese correnti connesse all’epidemia. Si potranno usare integralmente anche i proventi delle concessioni edilizie e delle sanzioni.
Per le Regioni, poi, è prevista la sospensione dei mutui per il 2020 e la possibilità di utilizzare i risparmi per il rilancio dell’economia e per il sostegno alle aziende. Sospesi anche i pagamenti delle quote capitale in scadenza quest’anno per i Comuni, che potranno usare le risorse per fronteggiare l’emergenza. Previsto anche un fondo di 80 milioni per la sanificazione e la disinfezione degli uffici, degli ambienti e dei mezzi pubblici per Comuni, Province e città metropolitane, che potranno anche pagare gli straordinari alla polizia municipale senza tetti di spesa. liberoquotidiano.it
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