TUNISI – Il prezzo dell’aglio è salito alle stelle negli ultimi giorni in Tunisia, dopo una corsa dei consumatori locali all’acquisto di questo bulbo con proprietà antimicrobiche nella speranza che aiuti a proteggersi dalla diffusione del nuovo coronavirus. Al mercato centrale di Tunisi e in molti supermercati della capitale, il prezzo dell’aglio ha fluttuato ieri intorno ai 20-25 dinari al chilo, con una tendenza ad un ulteriore aumento nei prossimi giorni.
L’aglio è di solito usato per aumentare l’immunità o ridurre gli effetti dell’influenza, che ha sintomi simili a quelli del nuovo coronavirus, la cui diffusione è stata dichiarata “pandemia” dall’Organizzazione mondiale della sanità (Oms). Pubblicazioni online si sono moltiplicate negli ultimi giorni suggerendo, a torto, che l’aglio potrebbe proteggere in qualche modo dal virus e dunque i tunisini si sono precipitati ad acquistarlo. “Questa corsa ingiustificata all’acquisto ha aumentato i prezzi”, ha spiegato Yasser Ben Khalifa, direttore dell’Antitrust presso il Ministero del Commercio, sottolineando alcune difficoltà nell’ottenere forniture di questo bene sul mercato mondiale (di solito dalla Cina). “I prezzi corretti al momento dovrebbero essere di 12 o 13 dinari”, ha detto il funzionario ad Afp, contando su un forte calo dei prezzi dopo l’immissione sul mercato di aglio tunisino da inizio aprile.
Khames Nabli, un droghiere di un quartiere a sud della capitale, ha smesso di venderlo: “Il prezzo all’ingrosso è aumentato così tanto nelle ultime settimane che non ne ho più comprato e mi accontento di alcune teste per il consumo personale”. Di fronte alla proliferazione di voci sulle proprietà terapeutiche dell’aglio, l’Oms ha pubblicato un disclaimer sulla sua pagina dedicata ai falsi rimedi. “L’aglio è un alimento sano che può avere determinate proprietà antimicrobiche”, riconosce l’Oms, “tuttavia, nell’attuale epidemia, non ci sono prove che il consumo di aglio protegga le persone dal nuovo coronavirus.” Ad oggi, sono tredici i casi confermati in Tunisia di nuovo coronavirus. (ANSAmed)