“Continuo a pensare che, appena finita l’emergenza, dobbiamo ricominciare a lavorare in branco. Io sono di quelli che amano lavorare in branco, l’errore da non fare è entrare nell’ordine di idee che questa modalità funzioni, perché non è così: noi non funzioniamo senza il branco”. E’ l’analisi di Oscar Farinetti, ospite in collegamento con la maratona live in corso ‘Italia Chiamò’. “L’atteggiamento sovranista in questo senso è follia -dice Farinetti- l’Italia ha senso se connessa col resto del mondo, e deve riconnettersi col mondo il giorno dopo che il problema è stato risolto”.
Per farlo, secondo l’imprenditore “serve un’azione di marketing drastica, dal momento che senza i turisti è drammatico, l’economia crolla e se non incrementiamo le vendite dei nostri prodotti, dall’agroalimentare, all’abbigliamento, tutti che siamo capaci di fare così bene, è un grande casino”.
“Come si fa il marketing? E’ comunicare, parlare -spiega Farinetti- Un fatto non raccontato, non esiste. Se oggi abbiamo fatto bene ad usare Fiorello per dire di stare a casa, il giorno dopo la fine di questa emergenza dovremo cominciare a usare Cristoforetti, Bocelli, Pellegrini, a dire nel mondo l’italia è sana, il virus non c’è più”.
Farinetti immagina “una serie di conferenze stampa nel mondo di personaggi italiani vincenti e amati del nostro paese, che romperà questa attuale mancata voglia di venire in Italia”. Per quanto riguarda Eataly “io ci penso, penso a come Eataly affronterà il problema dal giorno dopo -ammette- Comprendo anche chi oggi corre nei discount, ma noi non molleremo e non smetteremo di impegnarci”. ADNKRONOS