Lʼinfettivologo Massimo Galli, primario ospedale Sacco Milano: “Non voglio fare la Cassandra, ma gli italiani sappiano che non sarà breve, né sarà facile”. L’opinione a Tgcom24 riporta alla dura realtà. “Le misure prese, – aggiunge, – seppur dolorose, sono necessarie, ma bisogna vedere se saranno anche sufficienti”.
L’ipotesi sull’arrivo del virus in Italia – “Siamo stati ‘sfortunati’ – commenta Massimo Galli a Tgcom24. – In Italia l’infezione è probabilmente arrivata con una persona sola e il contagio ha serpeggiato sotto traccia, di nascosto, per almeno due-tre settimane fino a manifestarsi con una serie di malati seri arrivati tutti insieme”.
Cosa ci dicono i numeri di oggi – “Tutto ciò – continua il primario di Malattie Infettive all’ospedale Sacco di Milano, – ha impedito di investigare prima sulla realtà, comportando ora tantissimi problemi. Ma i casi di ieri e oggi non si sono ammalati ieri e oggi; il contagio per loro risale a tempo fa, alla prima settimana di febbraio”.
“Per questo – conclude – vorrei che gli italiani capissero che non sarà facile né breve”, conclude, guardando alla fine dell’emergenza sanitaria in corso.