Coronavirus, ma quale stare sereni? Italia peggio di tutti in Occidente

di Gianmarco Landi

Il Presidente Conte e il ministro Speranza hanno gestito l’emergenza Coronavirus negando una reale pericolosità pubblica insita in questo male, rifiutandosi scientemente di farci adottare misure di sicurezza restrittive e coattive, così come molti esperti sostenevano si dovesse fare sugli ingressi in Patria e non solo.

E’ da oltre un mese che sentiamo Conte assurgere a redivivo Nunzio Filogamo sanremese, e cantare che “tutto va ben, madama la marchesa”, ma ieri però il suo Festival di Sanremo è improvvisamente finito. Ci duole e preoccupa ma dobbiamo guardare in faccia la realtà constatando che a cominciare da dove la sanità meglio funziona e risponde all’efficienza, Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna, si dimostra che la lotta alla diffusione del virus non va bene proprio per nulla, anzi, non presagisce niente di buono.

Non sono esperto in materie medico scientifiche, ma capisco che il governo giallorosso ha combinato un grosso guaio di malgoverno, se un tizio come Roberto Burioni, virologo considerato fino allo scorso anno un guru in questo ambito di scienza da parte di tutti i benpensanti del PD, ha lanciato allarmi sin da gennaio con bocca sempre più spalancata, rimanendo inascoltato.

Perciò io non sto sereno anche se in Tv mi dicono di farlo, perché ho compreso che il Coronavirus non è sotto controllo in Italia e nessuno può assicurarci che non ci siano in questo preciso momento parecchie centinaia, se non migliaia di persone ignare portatrici di un male che possono diffondere con un colpo di tosse o uno starnuto, così riducendo l’Italia già in primavera a tutta un grande focolaio. I danni in termine di vite umane e ricchezze materiali sarebbero ingenti. Cosa ne sarebbe, ad esempio, del povero fatturato del nostro settore turistico?

In poche ore abbiamo 50 contagi e 2 morti, ed improvvisamente siamo il peggior paese occidentale ad affrontare questa situazione! La Russia ha quasi 150 milioni di abitanti e confina con la Cina, eppure ha due soli contagi e nessun morto. Come mai, se questo virus è così inarrestabile, come si accingono già a dire caricando di ulteriore beffa l’enorme danno ?

La cosa che più mi inquieta è il culto della bugia di questo governo di mentitori senza alcuna arte né parte, se non quella degli utili idioti che con assoluta sicumera non sanno quello che fanno all’atto fanatico di ostinarsi a proteggere la virtù del loro solco di verginità No Border, cioè la loro politica senza confini e supreme sovranità statali.

Non so a voi ma a me molto poco consola sapere che solo in una percentuale ben sotto il 10%, alla fine del calvario della malattia, effettivamente sembra si muoia. Chi dice ciò, sproloquiando sul poco più di una normale influenza, è chiaramente un imbecille da internare. Quando si ammalano di influenza 20 milioni di italiani, ad esempio, non ne muore certamente un milione, ma solo qualche centinaia di malcapitati, quasi sempre già negli ospedali e con il concorso di altre serie patologie. La situazione, quindi, sarebbe tragica se il virus si diffondesse.

Perciò occorre cambiare approccio e dichiarare l’emergenza nazionale ammettendo la gravità della situazione. Lo scopo è quello di fare realmente tutto quello che c’è da fare, senza preoccuparsi di razzismi, perbenismi, etichette chic, né di dare ragione a chi ce l’ha, Burioni vicino al Pd o Salvini il sovranista che sia.

Bisogna muoversi senza sofismi radical chic e fare la lista di tutti quelli che sono stati in Cina sin da dicembre scorso, e a cascata anche le liste di tutte le persone con cui queste sono state in stretto contatto a febbraio, accludendo i luoghi pubblici da loro frequentati. Prima si inizia a mettere massivamente in quarantena meglio è, e a chi ci dice di non lanciare allarmi possiamo rispondere molto gentilmente con un garbato e soave ‘Stocazzo’ !

Fatto questo, un minuto dopo occorrerà dimissionare questo governo di appestati, da processare seriamente in una piazza senza più lacrime.