Cardinali: accogliere nelle parrocchie 20mila migranti dalla Grecia

Se c’è una costante della pastorale cattolica odierna, questa è di certo la preoccupazione per le sorti dei migranti, che per buona parte delle alte sfere del Vaticano, vanno accolti. Tre cardinali sembrano aver preso alla lettera le rimostranze provenienti dal basso, chiedendo al resto del clero europeo di mettere a disposizione tanto le parrocchie quanto i monasteri del Vecchio Continente.

Parliamo di tre consacrati di altro profilo. Si tratta del cardinale Jean Claude Houllerich, Konrad Krajewsky – l’elemosieniere di Papa Francesco – e Michael Czerny.

Il testo dell’invito, che è rivolto ad ogni singolo sacerdote, è stato inoltrato mediante il Comece, ossia la Conferenza episcopale dell’Unione europea. Le argomentazioni, stando a quanto riportato dall’Adnkronos, riguardano una problematica specifica, cioè la “situazione di drammatico sovraffollamento e di sofferenza nella quale si trovano oltre 20 mila profughi nell’isola di Lesbo e molte altre migliaia nei diversi hot spot della Grecia“.

Ogni parrocchia d’Europa – questa è la sintesi – dovrebbe mettersi a disposizione per un nucleo familiare proveniente da Lesbo. E ogni realtà ecclesiastica europea, così facendo, alimenterebbe e coadiuverebbe la creazione dei “corridoi umanitari”, sui quali Papa Francesco insiste da tempo. Lesbo può rappresentare il punto di partenza, la prima drammatica circostanza da risolvere. Poi, il medesimo esempio, potrebbe essere adottato per contesti similari. La “Chiesa in uscita” di Papa Francesco – è noto – non prevede chiusure a riccio. E i cardinali, scrivendo ai vescovi dell’Unione europea, lo hanno ricordato ad ogni sacerdote.

Sintesi da un articolo di Giuseppe Aloisi – www.ilgiornale.it