“Il caso di Etro, un pluri assassino, un brigatista che non si è pentito dei suoi crimini e non chiede scusa alle sue vittime nemmeno dopo quarant’anni, e che si dichiara pronto a fare rapine se lo Stato non lo mantiene, dimostra che le teorie sulla riabilitazione dei criminali trovano delle concrete e preoccupanti eccezioni su cui occorrerebbero delle serie riflessioni.”
Lo afferma in una nota il vicepresidente del Senato, Roberto Calderoli, dopo le vergognose parole pronunciate dal brigatista a Non è l’arena.
“Questo Etro è rimasto un assassino almeno stando alle sue dichiarazioni, oltraggia la memoria delle sue vittime e offende le istituzioni: uno così doveva marcire in galera e non uscire mai più. Invece – sottolinea Calderoli – è libero, di insultare le sue vittime e pure lo Stato che incredibilmente lo mantiene con il reddito di cittadinanza.”
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