Vietato mostrare zone arabe della Svezia. La par condicio secondo Agcom…

Mica vorrete dare a Gennaro Sangiuliano pure la colpa di aver fatto sparire dalla Rai le bionde prosperose dalla Svezia nel nome del sovranismo….

Non può passare il messaggio intollerabile che il direttore del Tg2 sia tra quelli che hanno costretto la Rai a mettere mano al portafoglio per il multone da un milione e mezzo dall’Agcom. L’autorità morente, fra pochi giorni fa saranno nominati i nuovi commissari, ha eseguito la vendetta ordinata da chissà chi è ha combinato un pastrocchio niente male. Nel merito e nel metodo.

Par condicio di fantasia – Sanzione per il pluralismo. Perché? Chi ha violato le norme sulla par condicio e comunque le regole che regolano il cronometro dell’informazione pubblica? Chi ha sforato, in sostanza. Se la legge affida all’Agenzia per le comunicazioni il compito di calcolare minuti e secondi di presenza politica e se i tempi non sono rispettati, tutto si tiene. E ci sta, anche perché non abbiamo dubbi su quante volte ci siano palesi favoritismi o al contrario discriminazioni.

Ma se l’Agcom entra nei contenuti allora siamo oltre ogni limite e vorremmo sapere come la Rai intende tutelare le proprie professionalità.

Appunto il Tg2, per quel che siamo riusciti a capire. Pare che nel mirino dei cosiddetti “garanti” siano finiti i servizi sulla trasformazione che avviene in Svezia. Il nord d’Europa conquistato dal sud del mondo. Ne hanno parlato anche Cnn, Cbs e Bbc, per intenderci.

Le inchieste sulla Svezia – E per fortuna che alla direzione del Tg2 ci sia un giornalista di fiuto ed esperto conoscitore di cose internazioni come Sangiuliano, che ha sguinzagliato cronista e troupe. E ha raccontato a suon di reportage di Manuela Moreno  che ci siano intere zone dove la polizia svedese non entra. Gli agenti non si vedono.

Poi, lo spinoso tema dei foreign fighters. I terroristi islamici che sono pronti a tutto. Il Tg2 ha dimostrato che la situazione svedese non ha confronti in Europa, pari solo a quello del Belgio. E ancora, la grande quantità di stupri.
Dal Messaggero, citando I dati del Consiglio nazionale per la prevenzione del crimine: “Nel 2017 ci sono state 73 aggressioni sessuali per ogni 100 mila abitanti, il 24% in più degli anni passati. Un’inchiesta della televisione svedese Svt ha riportato come il 58% dei condannati per crimini sessuali sia nato fuori dai confini dell’Unione europea”.

Ancora. Da La Stampa con un’intervista al filosofo francese Alain Finkielkraut: “La Svezia lo ha già scoperto, Malmoe è una città insicura e da dove gli ebrei scappano…”. E tanti altri articoli, interviste, inchieste a documentare come ormai a dettare legge siano più certe pratiche religiose che la democrazia sovrana. Con il dettaglio che si tratta della “civilissima” Svezia.
Se c’è uno bravo, in Rai fa precedente…

L’agenzia delle comunicazioni ha bombardato per questo viale Mazzini per poi passare all’attacco di Saxa Rubra? Che cosa doveva fare quella redazione? Par condicio tra Svezia e Cuba? Che altro? Polonia e Ungheria? Ma stiamo scherzando?

Una volta si diceva che nelle assunzioni in Rai ci fossero cinque democristiani, tre comunisti, un socialista e uno bravo. Grossomodo quelli, a memoria, erano i numeri. E ora che c’è uno bravo lo multano. Perché saper fare informazione – e notizia – crea brutti precedenti…

Francsco Storace  – – www.7colli.it