di Mauro Indelicato – […] Il nuovo testo che dovrebbe venir fuori dunque, è un insieme di compromessi il cui scopo principale è dare vagamente l’idea di aver attuato la tanto agognata discontinuità. Le modifiche ai decreti sicurezza avrebbero come perno i rilievi fatti dal presidente Sergio Mattarella nell’ottobre 2018. Questi ultimi, fungerebbero da ombrello sotto il quale trincerare la “necessità” di essere conformi ai dettami della Costituzione. Il Quirinale, nei suoi rilievi, ha ribadito il concetto secondo cui “restano fermi gli obblighi costituzionali e internazionali dello Stato e, in particolare, quanto direttamente esposto dall’articolo 10 della Costituzione e quanto discende dagli impegni internazionali assunti dall’Italia“.
Da questa base, il governo starebbe lavorando alla reintroduzione della protezione umanitaria, una categoria quest’ultima abolita già nel primo dei due decreti sicurezza. Tuttavia, non si tratterà di un pieno ritorno al passato: la protezione sarà data soltanto ad alcune persone che hanno palesi difficoltà, come donne incita oppure soggetti che manifestano disagi psichici.
C’è poi un altro capitolo piuttosto spinoso, quello cioè delle multe alle Ong. Luciana Lamorgese è molto attenta da Fazio a parlare della necessità di coinvolgere le organizzazioni non governative: “Quando loro vanno a raccogliere in mare hanno bisogno di un collegamento con noi”, ha dichiarato il ministro.
Un modo per mostrare vicinanza alle Ong e dunque alla parte politica che le sostiene all’interno della maggioranza giallorossa. Al tempo stesso però, nel nuovo testo che la Lamorgese è in procinto di presentare, le multe non saranno tolte. Altro segnale di come, alla lunga, molte norme del decreto Salvini non verranno del tutto abrogate. Si parla, come rivelato ancora da La Stampa, di sanzioni comprese tra 10mila e 50mila Euro, non di più. Inoltre, non sarà tolta la norma sulla confisca del mezzo usato dalle Ong: quest’ultima possibilità, potrebbe essere prevista però solo in caso di reiterazione delle violazioni delle norme.
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