I Benetton hanno licenziato Oliviero Toscani. Fatale la frase che il fotografo ha rilasciato in diretta a Un giorno da pecora, “a chi importa se crolla un ponte?”. “Benetton Group, con il suo Presidente Luciano Benetton, nel dissociarsi nel modo più assoluto dalle affermazioni di Oliviero Toscani a proposito del crollo del Ponte Morandi, prende atto dell’impossibilità di continuare il rapporto di collaborazione con il direttore creativo“, si legge nella nota.
Toscani si era poi in qualche modo scusato, retromarcia parziale e a ogni modo tardiva, così come sembra tardiva la decisione dei Benetton. D’altronde, tutta la vicenda appare piuttosto beffarda. Toscani era stato chiamato in radio proprio per difendere Luciano Benetton, accusato di aver posato per una foto con Mattia Santori e le sardine bolognesi a Fabrica, il centro di ricerca creativa del gruppo trevigiano, diretto dallo stesso Toscani, proprio per “ripulirsi la coscienza” almeno a livello mediatico.
I Benetton, che controllano Atlantia e dunque Autostrade per l’Italia, erano considerati i responsabili morali della cattiva manutenzione del viadotto crollato a Genova il 14 agosto 2018. Quella storia tragica, ancora una volta, presenta il conto, ma solo per Toscani, peraltro contestatissimo dai politici (Salvini e Meloni in testa) e dai famigliari delle vittime di Genova.