Sono circa 3 mila i miliziani ribelli siriani giunti in Libia nelle ultime settimane nel quadro di un’operazione promossa dalla Turchia per sostenere il Governo di accordo nazionale (Gna) di Tripoli. Lo afferma il quotidiano online turco di opposizione “Ahval” (bloccato in Turchia e con sede nel Regno Unito) citando tre combattenti dell’autoproclamato Esercito nazionale siriano, l’alleanza ribelle islamista appoggiata da Ankara nel nord della Siria.
Secondo le fonti, la Turchia ha già inviato alcune decine di istruttori in Libia per addestrare le forze allineate al Gna nell’uso di missili anti-aerei e droni. Ino ltre, Ankara può contare sui contractor della compagnia di sicurezza Sadat di Adnan Tanriverdi, ex consigliere militare del presidente Recep Tayyip Erdogan, già presenti nella capitale libica dal 2013. Tuttavia, per sostenere il governo di Tripoli la Turchia conta soprattutto sui mercenari siriani.
I miliziani siriani giunti in Libia sono stati mandati immediatamente sulle linee del fronte, a est e a sud di Tripoli. Le operazioni proseguono nonostante il cessate il fuoco ufficialmente in vigore nel paese nordafricano dallo scorso 12 dicembre, confermato dalle parti in conflitto in occasione della Conferenza internazionale di Berlino la settimana dopo. Stando all’Osservatorio siriano per i diritti umani, gruppo di attivisti dell’opposizione con sede a Londra ma con una fitta rete di fonti sul terreno in Siria, almeno 28 combattenti siriani hanno perso la vita la scorsa settimana in Libia. Agenzia Nova