Bologna – “Gli ultimi squadristi rimasti sono quelli di sinistra che non danno diritto di parola… Pensate che ieri avevamo prenotato il ristorante a Bologna, un pranzo per 150 persone. Ha chiamato il padrone per dirci: ragazzi noi siamo pronti ma il pranzo non ve lo posso fare perché da stamattina mi chiamano per minacciarmi se vi faccio pranzare“.
E’ lo stesso Salvini a raccontare il retroscena del pranzo in un ristorante in via del Porto saltato all’ultimo minuto: lo dice durante il comizio ad Altedo.
Sono chiari i motivi dell’annullamento: minacce. Questi sono i metodi “Democratici” della campagna elettorale in Emilia Romagna…. Metodi che usualmente sono utilizzati da ben altri tipi di organizzazioni.
Dopo pochi minuti lo stesso responsabile riceve una seconda telefonata nella quale il proprietario afferma che la cancellazione della cena è dovuto a “Motivi tecnici”, cioè alla rottura di un tubo del gas, che, se fosse stato vero, avrebbe costituito un problema ben maggiore.
Atti di questo genere non dovrebbero accadere in una campagna elettorale di un paese democratico, eppure succedono in Emilia Romagna, la terra della democrazia rossa. Che ne dirà Bonaccini?