L’Unione europea ha bisogno più che mai di un esercito comune, e a dimostrarlo è la situazione in corso in Libia che mostra l’incapacità del blocco di far sentire la propria voce nello scacchiere geopolitico mondiale.
La crisi nel Paese nord africano “mostra i costi della divisione e dell’esitazione” ha detto Ursula von der Leyen, intervenendo al World Economic Forum a Davos. La presidente della Commissione europea ha giudicato “positivo che la comunità internazionale abbia fatto un importante passo nella giusta direzione” con la Conferenza di Berlino, tuttavia “dobbiamo anche fare di più quando si tratta di gestire le crisi mentre si sviluppano”, e per farlo l’Europa “ha bisogno di una credibile capacità militare” e per questo “abbiamo messo le fondamenta di un’Unione europea della Difesa”.
“I recenti eventi mostrano che dobbiamo fare di più. La Libia mostra il costo di non fare abbastanza”, ha affermato parlando della necessità di “una geopolitica di mutuo interesse”. “Nell’ultimo decennio gli europei hanno imparato l’importanza di un vicinato stabile. Dall’Ucraina alle rive del Mediterraneo, dai Balcani occidentali al Sahel, abbiamo imparato l’importanza di investire di più nella stabilità a lungo termine e di prevenire le crisi”, ed “è qui che l’Europa può fare davvero la differenza”, ha affermato l’ex ministro della Difesa tedesco. Gli Stati Uniti hanno spesso osteggiato le iniziative di Difesa dell’Ue avvertendo che potrebbero sovrapporsi alle responsabilità della Nato. Ma per von der Leyen la Difesa europea sarebbe “complementare alla Nato e diversa”.