Citofona a uno straniero: “Lei spaccia?”, la rete insorge. Salvini: “Segnalato a chi di dovere”. “Babbo e figlio spacciano droga. Ecco perché ho citofonato a quella casa. Abbiamo segnalato a chi di dovere che spacciare droga alla luce del sole significa vendere morte“. Lo ha detto Matteo Salvini in diretta a “Mattino Cinque” in risposta alla “sollevazione” della rete sul tour elettorale al Pilastro, dove, su segnalazione dei cittadini, ieri sera citofonato a uno straniero chiedendogli se fosse uno spacciatore.
“C’è una normativa nazionale tollerante nei confronti degli spacciatori di droga – aggiunge il leader del Carroccio – la Lega ha presentato progetto di Legge ‘Droga zero’ che prescinde dalla ‘Modica quantità”. E sui social ha aggiunto “Mi sembra incredibile che con tutti questi delinquenti che ci sono a piede libero, si perda tempo con Salvini”.
“A Bologna si attacca ai citofoni ricercando presunti spacciatori. Uno sciacallo dei problemi. Un testimonial della barbarie. Un nemico dello stato di diritto. La vergogna di un Paese democratico e civile. Questo è Matteo Salvini”, hanno twittato i deputati PD.