Ti candidi con Lucia Borgonzoni? E noi ti tagliamo i viveri. Sembra questo il ragionamento che prende piede in Emilia-Romagna a ridosso delle Regionali per il centrosinistra più difficili di sempre. Qui il vicesindaco di Jolanda di Savoia, Elisa Trombin, si è candidata a sostegno della leghista Borgonzoni. E tre amministrazioni limitrofe a guida Pd, il partito del governatore uscente Stefano Bonaccini, decidono di tagliare i servizi al piccolo municipio ferrarese. È accaduto il 27 dicembre, giorno dell’ufficializzazione della Trombin nella lista “Rete Civica – Borgonzoni Presidente”.
Le amministrazioni in questione sono quelle di Comacchio, Riva del Po e dell’Unione dei Comuni Terre e Fiumi, le quali hanno revocato anzitempo la convenzione con Jolanda di Savoia che prevedeva la condivisione di un vigile, di un responsabile amministrativo di segreteria e di un funzionario di ragioneria. Una mossa che destabilizza il piccolo comune, già impegnato a far fronte al taglio del trenta per cento del personale.
E così, ad oggi, interviene anche il primo cittadino: “Ho ritenuto doveroso, nella mia funzione di Sindaco, segnalare all’autorità giudiziaria una serie di comportamenti e di anomalie che ho rilevato in quest’ultimo periodo. Perché possano essere vagliati da chi ne ha gli strumenti”.
Scrive su Facebook, Paolo Pezzolato di Lista Civica Insieme per Jolanda. A fargli eco, per modo di dire, anche Bonaccini che subito mette le mani avanti in un confronto televisivo proprio con l’avversaria delle Lega: “Ho sentito il sindaco pochi giorni fa e mi ha spiegato che altri enti, come il Comune di Comacchio, hanno tolto due dipendenti ‘a comando’. Se un Comune non funziona più perché due dipendenti vengano tolti ci sono altri problemi. È una questione fra Comuni: io chiesto al sindaco di Comacchio per provare a mettersi d’accordo”. Un modo come un altro per lavarsene le mani. www.liberoquotidiano.it