Scoppia lo scandalo dei permessi di soggiorno falsi a Bologna. È stato arrestato Fabio Loscerbo, un avvocato specializzato in pratiche legate all’immigrazione e vicino agli ambienti di sinistra. Nel 2019 si era candidato a sindaco di Malalbergo con una lista definita “multietnica”, mentre negli ultimi mesi aveva espresso il proprio sostegno a Stefano Bonaccini nella corsa per la guida dell’Emilia Romagna.
L’avvocato 39enne è finito ai domiciliari per i reati di falso ideologico in atto pubblico per induzione in errore, contraffazione e utilizzo di documenti al fine di determinare il rilascio del permesso di soggiorno e favoreggiamento della permanenza in clandestinità nel territorio italiano. Lo stesso provvedimento ha raggiunto anche Farouk Zoghlami, un 57enne tunisino che era ritenuto il braccio destro dell’avvocato. Nel corso delle perquisizioni la squadra Mobile della Questura bolognese ha sequestrato circa 200mila euro in contanti a Loscerbo.
L’indagine era partita a giugno del 2018 su segnalazione dell’ufficio Immigrazione, che aveva registrato un aumento anomalo delle domande di protezione internazionale: tra le comunità di stranieri si era diffusa la voce che rivolgendosi all’avvocato 39enne sarebbe stato facile ottenere un permesso di soggiorno. Un vero e proprio sistema di permessi falsi che è stato commentato anche da Matteo Salvini con un tweet: “Bell’esempio di campione della sinistra buonista dei porti aperti… per mangiarci su! Vergogna dell’Emilia Romagna e dell’Italia”.
⚠CHE SCHIFO!
Arrestato a Bologna per giro di permessi falsi ai clandestini, beccato con 200mila euro in contanti in casa!
Bell'esempio di campione della sinistra buonista dei porti aperti… per MANGIARCI SU!
Vergogna dell'Emilia-Romagna e dell'Italia. pic.twitter.com/tesXdpurXq— Matteo Salvini (@matteosalvinimi) January 20, 2020