di Ornella Mariani
E allora due notizie:
1) la Corte Costituzionale ha dichiarato inammissibile la richiesta di Referendum elettorale avanzata da otto Consigli regionali miranti ad abrogare la quota proporzionale dell’attuale legge per l’elezione della Camera e del Senato ed a passare ad un sistema maggioritario di soli collegi uninominali.
La bocciatura sembra confermare che ormai la materia elettorale è preclusa al voto referendario dei Cittadini, in violazione de facto della Costituzione per la quale le uniche leggi non sottoponibili a Referendum abrogativo sono quelle “tributarie e di bilancio, di amnistia e di indulto, di autorizzazione a ratificare trattati internazionali”.
In definitiva: a suo insindacabile giudizio la Corte decide e pretestuosamente assume che i quesiti referendari non possono essere “manipolativi”, ma consente ai Giudici della Consulta di “manipolare” la Carta costituzionale a loro piacimento e convenienza politica…
2) Sul caso SEA WATCH 3 la Corte di Cassazione ha pronunciato, pesante come un macigno, la parola “FINE” stabilendo che il rilascio della Rackete operato nello scorso luglio dal GIP di Agrigento Alessandra Vella era legittimo e conseguendone che Chiunque può insultare; dileggiare; speronare e uccidere impunemente i “Coglioni” in servizio ed ancora a difesa di questa macchietta di Stato.
Dunque, non ci sono scorciatoie.
Se si vuol davvero cambiare questo Paese e ripulirlo dall’Establishment cattocomunista che da cinque lustri controlla il Colle e la Consulta pur senza consenso elettorale, occorre disporre di una Maggioranza parlamentare coesa tanto da poter eleggere autonomamente il prossimo Presidente della Repubblica o da introdurne l’elezione diretta e da mutare gli equilibri interni alla stessa Corte costituzionale.
Ci conforta, ma solo per il momento!!!!…, la svolta assegnata al caso Bibbiano. Centootto capi di imputazione per chi ha sottratto bambini alle famiglie, per motivi ideologici; economici o sessuali, dovrebbero invitare il PD ed i suo già putrido prodotto ittico al silenzio.
Non si trattava, come piaceva a tal del Rio, di una “Congiura politica” ma di fatti reali e concreti che vanno dal peculato alle lesioni dolose gravissime; dalla violenza privata alla falsa perizia; dal depistaggio alla frode processuale e alla truffa aggravata…
L’intero deprimente scenario resta comunque dominato da un dato inoppugnabile: nel ’92 la Magistratura ha criminalizzato la Politica per sostituirsi ad essa; ha impunemente preso ad esercitare un indebito potere; ha consegnato il Paese alla ideologia del vaffanculo e ad una Parte che, governando senza il dovuto consenso, ha avocato a sé il monopolio dell’odio imponendoci un Pensiero unico dominante e filoislamico supportato da gentaglia reclutata per non Pensare: forse per assoluta incapacità o forse per senso dell’opportunità.
Il che consente le attività di un tal Giuseppi, per il quale è cominciato il countdown: al di là di altri concorsi universitari prêt-à-porter e del ritorno nello Studio Alpa, infatti, a Costui presto resterà solo da accattonare un seggio foggiano al Pd che, lungi dal conquistare le piazze, ha arrembato i salotti.
Di questo mancato Mosè, che dovrà avere il pudore di dimettersi se Salvini verrà posto in stato d’accusa, resteranno i danni; le leggi liberticide e la genuflessione totale all’Europa, mentre Mattarella apriva ad un nuovo orizzonte “ costituzionale”: votare non è più un diritto ma un privilegio.