“Distaccata l’acqua a una signora invalida in pieno inverno”. “Iren/Ireti continua la sua politica di distacchi per gli utenti poveri – si legge in una nota della Rete Diritti in Casa di Parma. Ultima vittima una famiglia italiana, madre e figlio, alla quale è stata distaccata completamente l’acqua. La famiglia abita in un alloggio Acer, è in una situazione di difficoltà economica e la signora è invalida. A causa di una perdita nell’impianto, più volte segnalata ad Acer, il contatore ha accumulato molti più MC di consumi di acqua rispetto a quelli effettivamente consumati, facendo arrivare una bolletta da 3.500 €, chiaramente non sostenibili da parte di una famiglia in difficoltà ma che anche chiunque altro non avrebbe pagato.
Nonostante i ricorsi e le comunicazioni scritte inviate ad Acer e Iren/Ireti, ieri si è verificato il distacco totale dell’acqua con la rimozione del contatore e piombatura. La famiglia è stata lasciata senza acqua e conseguentemente senza riscaldamento in quanto manca la pressione in caldaia. Ad aggravare la situazione vi è l’invalidità della madre, della quale viene messa a repentaglio, con questo atto, la salute. Il tutto è avvenuto senza preavviso alcuno.
Con la privatizzazione delle municipalizzate le utenze sono diventate pascolo per gli investitori privati che hanno beneficiato in questi anni di utili d’esercizio e dividendi notevoli, sostenuti dal continuo rincaro delle bollette. Le Multiutility come Iren speculano su beni che dovrebbero essere pubblici e devono per lo meno tutelare gli utenti in difficoltà a causa della crisi. I costi che gravano sull’abitazione tra affitti, mutui e bollette non sono sostenibili”.
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