“Siamo in miseria per colpa di politiche fallimentari, non degli evasori”

Lotta all’evasione, ovvero ‘come farci credere che fermando la piccola evasione si possa persino risanare il debito pubblico’. Il messaggio che questa politica anti-evasione sta facendo passare è che il problema principale di questa Italia in miseria siano i 50 euro di prestazione in nero di un libero professionista. Cosa accadrebbe invece se domani, oggi stesso, smettessimo di pagare interessi a banche e multinazionali?
Se n’è parlato a ‘Un giorno speciale’ insieme al Direttore di Gazzetta Amministrativa Enrico Michetti. Ecco cosa ha detto nell’intervista di Francesco Vergovich e Fabio Duranti.

di Radio Radio Tv

“Siamo tutti evasori? No, siamo tutti poveri disgraziati.

Generare all’interno dell’opinione pubblica il concetto che il paese si possa riprendere soltanto recuperando l’evasione è una mera follia.

L’evasione, come la corruzione, come l’abusivismo, sono gli effetti di una mancanza di visione progettuale. Mancanza di una politica di sviluppo armonico e ordinato di un territorio.

E’ con queste assenze che si criminalizza un popolo. Perché se fai un progetto per la crescita, se dai loro la possibilità affinché i loro prodotti, siano essi merci, opere o servizi, siano competitivi, le aziende possono darti di più.

E’ il lavoro che dà dignità e solidità a un paese. Quando c’è occupazione significa che in quel paese si stanno pagando le tasse giuste. Se no, un paese ti condanna o alla chiusura o andartene fuori.

In Albania il 55% di aziende sono italiane. Cioè in un paese straniero ci sono più aziende italiane che di quel paese. In Romania fino a 1 milione di euro si paga l’1% di tasse e questo perché la cosa più importante per quel paese è garantire il lavoro.

L’italia ha il 40% di disoccupazione giovanile. E’ questo il problema del paese!”