L’annuncio di Rita Pavone in gara a Sanremo 2020 scatena i social, con una valanga di critiche (e diversi insulti) ma anche qualche apprezzamento. Molti commenti critici e duri sono di natura politica, per via delle simpatie sovraniste dichiarate dalla cantante a suon di like e prese di posizione sui social.
Così un tweet ricorda: “Ha ritwittato un tizio che si domandava come mai non ci fossero vu’ cumpra’ sulla Rambla di Barcellona nel giorno dell’attentato. Ha scritto che Greta Thunberg sembra un personaggio da film horror. Con #Ritapavone, a Sanremo, i sovranisti avranno una degna rappresentanza!”. Mentre un altro sottolinea: “Il manuale Cencelli applicato alla musica. #RitaPavone a #Sanremo2020 in quota sovranista. Ma in fondo è un’ottima notizia. Farà una figura atroce e ce la leveremo per sempre dai maroni”.
Mentre Cristiano Malgioglio saluta la notizia con grande felicità: “Rita Pavone a Sanremo? Meraviglioso. Artista che amo molto. Una vera numero uno”. Anche il direttore del ‘Secolo d’Italia’ Francesco Storace su twitter la difende e torna sulla polemica intorno alla giornalista palestinese Rula Jebreal: “Meglio Rita Pavone a Sanremo che Rula Jebreal da Fabio Fazio”.
“#RitaPavone quella Signora che compone complessi e profondi ragionamenti?”, scrive su twitter Sergio Meazzi, vicepresidente del Municipio 6 di Milano, eletto nelle liste di Noi Milano – Beppe Sala, allegando il post della cantante su Greta Thunberg finito nell’occhio del ciclone nel marzo scorso. “Pare che il festival di Sanremo 2020 sarà trasmesso in bianco e nero e per cambiare canale devi alzarti dal divano”, ironizza un utente che aggiunge, a scanso equivoci, l’hashtag #ritapavone.
Una sequela di battute accompagnano l’annuncio del ritorno della cantante in gara dopo 48 anni, che diventa prima nelle tendenze di Twitter. “Cosa avete fatto di così cattivo che la Befana vi ha portato Rita Pavone?”, twitta l’account di un sedicente Babbo Natale. “Ne ha collocati più il sovranismo che il Reddito di Cittadinanza”, aggiunge un altro. “Leggo che Rita Pavone parteciperà a Sanremo e colgo l’occasione per ringraziarla di non avermi messo del carbone nella calza stanotte”, scherza tale Ibico. Ma anche: “Rita Pavone canterà ‘Niente’ a #sanremo2020. Testo di Mario Giordano, musica di Povia”. E ancora: “Sanremo. Tra i big in gara anche Rita Pavone. Lo capite adesso perché non hanno voluto una co-conduttrice intelligente, istruita, musulmana e col marito ebreo? #RitaPavone”, scrive un utente con evidente riferimento al ‘caso’ di Rula Jebreal.
Diverse anche le critiche rivolte direttamente alla Rai: “Tra i due big di Sanremo 2020 ancora non annunciati compare a sorpresa Rita Pavone sovranista della prima ora e diffusore quotidiano di fake news sui social. Immagino che a questo giro i piani alti della Rai non avranno niente da dire a riguardo”.
E non mancano neanche suggerimenti ironici a chi sta organizzando il Festival di Sanremo: “Accantonando le questioni di natura politica: mi pare di capire che #RitaPavone abbia 74 anni e non sforni un successo musicale dalla notte dei tempi. Prima di Sanremo mettete la scritta: ‘Adatto esclusivamente ad un pubblico di boomer'”.
“#RitaPavone a #Sanremo. Datemi un martello. Che cosa ne vuoi fare? Me lo voglio dare sui coglioni!”, è il tweet laconico di un telespettatore deluso.
Ma c’è anche qualcuno che twitta in difesa della cantante: “Quelli che ieri si indignavano per la violenza verbale contro #rulajebreal oggi stanno attaccando con la stessa violenza #RitaPavone, una che ha una carriera di tutto rispetto”, scrive il giornalista Giuseppe Candela.
Anche la cantante Fiordaliso, difende su Twitter la collega dalle critiche: “Non capisco questo linciaggio di Rita Pavone. A volte (e sottolineo a volte), io non sono d’accordo con lei. Ma Sanremo non è politica, abbiate pazienza. Lei è una delle più grandi artiste italiane. O avete la memoria corta? Io sono contenta che partecipi”. Un tweet, quello di Fiordaliso, ritwittato anche da Rita Dalla Chiesa. ADNKRONOS