Bergoglio: ‘Accogliere i naufraghi che approdano sulle nostre coste’

“Chiediamo oggi al Signore di aiutarci a vivere ogni prova sostenuti dall’energia della fede; e ad essere sensibili ai tanti naufraghi della storia che approdano esausti sulle nostre coste, perché anche noi sappiamo accoglierli con quell’amore fraterno che viene dall’incontro con Gesù. È questo che salva dal gelo dell’indifferenza e della disumanità”. Così papa Francesco ha concluso la sua catechesi nell’udienza generale, dedicata anche oggi al libro degli Atti degli Apostoli e alla figura di San Paolo.

“Leggete il libro degli Atti degli Apostoli e vedrete come il Vangelo, con la forza dello Spirito Santo, arriva tutti i popoli, si fa universale. Prendetelo, leggetelo”, ha raccomandato il Papa all’inizio dell’udienza. E parlando di San Paolo prigioniero in viaggio per nave da Cesarea a Roma, del suo naufragio e dell’approdo sull’isola di Malta, Francesco ha spiegato che “il disegno che guida Paolo verso Roma mette in salvo non solo l’Apostolo, ma anche i suoi compagni di viaggio, e il naufragio, da situazione di disgrazia, si muta in opportunità provvidenziale”, “per l’annuncio del Vangelo”.

A Malta, poi, gli abitanti “dimostrano una premurosa accoglienza”: “i maltesi sono bravi, sono miti, sono accoglienti, da quel tempo”, ha sottolineato ‘a braccio’, evidenziando anche “la benedizione di Dio per l’accoglienza di questo popolo tanto buono”.  ANSA

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