Sardina chiama sardina, insulto (ai leghisti) chiama insulto. Dopo Giulia Bodo, tocca al napoletano Antonello Sannino, oltre che “pesciolino” anche leader dell’Arcigay locale e dirigente dell’Anpi, sparare volgarità via social sul conto di Gianluca Buonanno, sindaco e parlamentare della Lega morto in un tragico incidente automobilistico. Un fatto, quest’ultimo, che non frena e anzi aizza gli anti-salviniani.
Come ricorda anche il Secolo d’Italia, Sannino ha espresso solidarietà alla Bodo e ha definito Buonanno “un razzista, vivo o morto che sia”, un uomo “che ha solo seminato odio, come tanti, come Hitler, Mussolini tanto per citare qualcosa da quelle parti, morti o vivi come il fascista Matteo Salvini”. Altre perle: “Riina continua ad essere uno schifoso mafioso, Mussolini uno schifoso criminale, Buonanno uno schifoso razzista. Vita o morte che sia”.
E a chi lo critica, su Facebook, cita in tutta risposta una famosa canzone dei 99 Posse, band rap/rock napoletana “gruppettara” per eccellenza degli anni 90: “C’ho il rigurgito antifascista, se vedo un punto nero ci sparo a vista”. Viva l’anti-violenza delle sardine, abbasso l’odio di Salvini e dei leghisti. liberoquotidiano.it