Svolta nell’inchiesta sulla morte di Carla Quattri Bossi, 90 anni, trovata senza vita ieri in una cascina nella periferia sud di Milano: gli uomini della Squadra Mobile hanno fermato un uomo. Si tratta di uno dei dipendenti che lavorava nella cascina, un cittadino bulgaro, fermato su disposizione del pm di Milano Gianluca Prisco, in relazione all’omicidio. L’uomo nella notte ha confessato l’omicidio e in più la squadra mobile ha trovato dei riscontri, tra cui, nella sua abitazione, monili della vittima.
La donna uccisa era stata trovata ieri, domenica 5 gennaio, intorno alle ore 10 dalla sua segretaria con i polsi legati e il viso avvolto in un telo, forse per tamponare il sangue che fuoriusciva da una grossa ferita che aveva sul cranio. Secondo l’esame esterno del medico legale, l’omicidio sarebbe avvenuto la sera prima, il 4 gennaio, mentre la polizia scientifica ha accertato che il corpo è stato trascinato per alcuni metri.
Nella cascina, dove erano in corso lavori per una trasformazione in agriturismo, viveva un figlio, che l’altro ieri sera non era un casa, e tre dipendenti, tutti ascoltati ieri insieme con i figli della donna, in totale quattro. Sul luogo del delitto sono stati trovati barattoli e oggetti intrisi di sangue che sono stati sequestrati per le analisi e la zona dove viveva l’anziana donna era a soqquadro. – See more at: www.rainews.it