Diverse migliaia di manifestanti si sono radunati fuori dall’ambasciata americana a Baghdad e l’hanno assaltata per protestare contro i raid Usa in Iraq che hanno provocato 25 morti tra i combattenti della milizia sciita Kataib Hezbollah. Nei disordini è stata data alle fiamme una delle torrette di guardia della sede diplomatica. Le forze di sicurezza hanno lanciato lacrimogeni e granate stordenti contro i manifestanti e hanno respinto l’attacco.
In mattinata la folla aveva raggiunto l’ambasciata, oltrepassando i checkpoint della Green Zone, abitualmente blindata, al grido di “Morte all’America” e bruciando bandiere a stelle e strisce. Almeno dieci persone sono rimaste ferite. Mentre un secondo gruppo di manifestanti riuscivano a superare la prima recinzione del complesso, l’ambasciatore Matthew H. Tueller e parte del personale della sede diplomatica sono stati subito allontanati.
+++#Iraq Bandiera americana e israeliana in fiamme durante la manifestazione dopo i funerali di 27 morti iracheni vittime dell’attacco americano a due basi delle Forze Popolari irachene ad Alqaem #Baghdad #Usa+++ pic.twitter.com/6gUpBDbmOl
— Naman Tarcha نعمان طرشه (@NamanTarcha) December 31, 2019
#Iraq: a seguito delle proteste contro i raid statunitensi nel paese, manifestanti penetrano nell'ambasciata Usa a #Baghdad.
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