“Salvini, a mio avviso, perderà in Emilia-Romagna, perché ha una candidata che non ha nessuna esperienza gestionale, che pensava che l’Emilia confinasse con il Trentino Alto Adige. Bonaccini, invece, è un bravo amministratore e si dovrebbe valutare questo”. E’ la previsione del leader di ‘Azione’ Carlo Calenda, intervistato nel programma ‘Lavori in Corso’ in onda su Radio Radio.
“Il fatto che Bonaccini vincerà – assicura l’ex ministro – vorrà dire che non ci sarà nessuna ripartenza dei progressisti, perché i progressisti chiamiamoli così – il Pd ecc…- oggi non dicono niente, non si capisce cosa vogliono. Banalmente si sono attaccati a Conte che definivano il male assoluto prima e adesso lo considerano, parole di Zingaretti, il punto di riferimento dei progressisti, ma non c’è una proposta conosciuta su cui riescono a tenere il punto”.
“Perché – si chiede – uno deve votare un partito che non sa che dire? Ma posso dire la stessa cosa della Lega dall’altro lato? La Lega non è riuscita a esplicitare un punto programmatico vero, per cui finisce che la gente vota la Lega perché ha paura degli immigrati e vota il Pd perché ha paura dei fascisti“. ADNKRONOS