Le proiezioni macroeconomiche per l’area dell’euro formulate dagli esperti dell’Eurosistema a dicembre 2019 prevedono una crescita su base annua del Pil in termini reali dell’1,2% nel 2019, dell’1,1% nel 2020 e dell’1,4% nel 2021 e nel 2022. Rispetto all’esercizio dello scorso settembre, la crescita del Pil in termini reali è stata rivista al ribasso di 0,1 punti percentuali nel 2020, “date le considerevoli revisioni al ribasso della domanda estera, solo in parte compensate da orientamenti più favorevoli della politica monetaria e delle politiche di bilancio, oltre che da un effettivo deprezzamento dell’euro”.
E’ quanto emerge dal bollettino economico della Bce. Le nuove stime macroeconomiche erano state anticipate dalla presidente della Bce Christine Lagarde nella dichiarazione conclusiva della sua prima riunione del Consiglio Direttivo lo scorso 12 dicembre.
La crescita del Pil in termini reali a livello mondiale (esclusa l’area dell’euro) si è indebolita nella prima metà del 2019, sebbene intorno alla fine dell’anno, si legge nel bollettino della Bce, abbiano iniziato a manifestarsi alcuni segnali di stabilizzazione. La dinamica di crescita debole è stata caratterizzata da un’espansione in rallentamento sia nelle manifatture che negli investimenti. adnkronos