“Tre miliardi alla scuola? Cominciasse a restituire i 70mila euro che ci deve”. Secondo l’indiscrezione rilanciata dal Corriere della Sera, dagli esponenti del Movimento 5 Stelle sarebbe filtrata questa frase velenosa nei confronti di Lorenzo Fioramonti. Le dimissioni da ministro dell’Istruzione sono state prese male dai grillini, nonostante fossero annunciate da tempo. Così come non è una novità il distacco di Fioramonti dal Movimento, non condividendone più le battaglie e soprattutto la linea decisa dal capo Luigi Di Maio.
Potrebbe però esserci anche una ragione puramente economica dietro l’addio di Fioramonti al dicastero di Viale Trastevere: è uno dei tanti a non essere in regola con le rendicontazioni. Da quando è venuto meno il governo con la Lega, sono crollati i rimborsi dei parlamentari 5 Stelle. Come si evince dal sito tirendiconto.it, soltanto 10 deputati su 216 e 5 senatori su 101 sono in regola con le rendicontazioni di novembre. Tra i ritardatari figurano anche ministri e sottosegretari: Alfonso Bonafede non rimborsa i propri compensi da agosto e lo stesso vale per Barbara Lezzi, Stefano Buffagni da settembre, Laura Castelli da ottobre. E Fioramonti? Non ha versato neanche un euro nel 2019. Della serie, a pensar male degli altri si fa peccato ma spesso ci si indovina. www.liberoquotidiano.it