“Dal primo giorno l’elite non è stata contenta della scelta del popolo, dal primo giorno ha parlato di impeachment, ma alle elezioni Donald Trump vincerà alla grande, e poi vincerà la figlia Ivanka per i prossimi otto anni”. E’ questa la vera situazione che “i democratici si trovano davanti”, nel momento in cui hanno approvato l’impeachment, spiega all’Adnkronos il politologo Edward Luttwak: “E’ come in Gran Bretagna con la Brexit, come in Italia, l’elite ha perso il potere e non ritorna al potere“.
Luttwak ricorda prima i “due anni di indagini del procuratore Mueller che ha trovato zero” sul Russiagate e poi il Kievgate tutto intorno ad “una telefonata impropria, illegittima, sbagliata”, riconosce parlando della telefonata tra Trump e il presidente ucraino Zelensky. Ma che “purtroppo per i democratici non è alto tradimento”, aggiunge, affermando che quindi anche l’impeachment si chiuderà con “zero pericolo” per Trump. Ma, dopo, il presidente potrà presentarsi alla rielezione “con la disoccupazione più bassa delle statistiche americane e l’aumento di prosperità per quasi tutto il Paese e potrà dire che ‘mentre io governavo, i democratici facevano questo stupido impeachment perché non vogliono la scelta popolare'”.
A novembre del 2020 Trump vincerà, prevede Luttwak, perché l’economia Usa, “che andava già bene quando lui è arrivato al potere, non come per il povero Obama che andava malissimo, ha accelerato e migliorato come risultato delle sue decisioni”, soprattutto “la deregolamentazione, la rimozione di migliaia e migliaia di regole stupide, limitanti ed antiquate”. Una ricetta, quella di spostare “il potere dalla burocrazia al mercato”, che anche gli “italiani dovrebbero seguire se vogliono che i propri figli trovino lavoro”, aggiunge il professore che segue sempre molto da vicino le questioni italiane.
Non è solo l’economia dalla parte di Trump, ma anche il fatto che i democratici americani arriveranno al voto “fatalmente divisi” e questo farà il gioco di un presidente che “manifesta attitudini culturali tali” che gli permettono di non superare il 40% dei favori. “Ma nessuno dei suoi avversari riesce ad arrivare al 25%, per sconfiggere Trump dovrebbero riunirsi, ma sono fatalmente divisi”, aggiunge Luttwak parlando del campo affollato dei candidati democratici in cui si va dal miliardario Michael Bloomberg “che vuole abolire le tasse” alle “idee da fantascienza” di Bernie Sanders ed Elizabeth Warren che “vogliono importare il socialismo europeo”.
“Per questa ragione Trump vincerà e poi vincerà Ivanka per otto anni e poi a questo punto il figlio sarà abbastanza cresciuto”, continua con una battuta il politologo riferendosi al giovanissimo Baron, figlio del presidente e di Melania. Ma allora si va verso un dinastia Trump? “Una dinastia che si chiama scelta popolare”, replica Luttwak che poi torna al paragone con le tendenze che si stanno registrando in Europa, con la vittoria di Boris Johnson nel Regno Unito, e conclude guardando, ancora, al nostro Paese.
“E’ come in Italia, ora ci sono le sardine ma se si va alle elezioni vincono Salvini e Meloni e non le sardine” dice, affermando però che “con il sistema italiano si possono evitare, rimandare le elezioni. Ma se fanno l’errore – continua ironico – di fare le elezioni, vince Salvini e Meloni e mandano tutti a casa e poi il giorno dopo ci sarà l’impeachment anche in Italia…..”. (Adnkronos)