di Pina Francone – Dati alla mano, infatti, i fondi economici destinati al contrasto alla povertà vengono goduti per larga parte da nuclei familiari di stranieri. A denunciare la stortura è stata Silvia Sardone, consigliere comunale ed europarlamentare della Lega, che (con alcune interrogazioni) ha posto soprattutto l’accendo sulla cosiddetta “Misura 1”, dedicata Misura 1 rivolta alle famiglie con minori a carico. Ecco, in tale categoria, su 814 domande presentate, ne sono state accolte 770, 692 delle quali sono provenienti da extracomunitari. Ciò significa che, calcolatrice alla mano, gli immigrati coprono l’89,87% delle erogazioni.
“Rispetto a un anno fa, quando la percentuale si aggirava su un già sproporzionato 76%, c’è addirittura un aumento. La sinistra continua a dimostrarsi sempre più anti-italiana, concentrata sempre e solo sugli immigrati mentre gli italiani, come al solito, possono aspettare”, il commento dell’esponente del Carroccio.
La musica non cambia passando ai fondi della “Misura 2”, che è rivolta ai nuclei composti da uno o più adulti, di età compresa tra i 18 e i 64 anni, senza minori a carico e fino al 73% di invalidità. Ecco, qui, su 127 ammessi, 95 sono stranieri (74,8%). Quelle italiane sono appena 32…
Misura 3 (nuclei familiari in cui vi è almeno una persona in possesso di certificazione di disabilità e/o invalidità civile oltre il 73%) è quella che vede la 43 italiani contro 31 stranieri; la maggioranza italiana anche in Misura 4 (rivolta alle famiglie in cui vi è almeno una persona con oltre 64 anni di età): 215 contro 52 immigrati.
Sul totale, comunque, la proporzione è 70-30 in favore degli extracomunitari: l’anno scorso era 54-46 in favore degli italiani. “Ora le percentuali si sono addirittura capovolte, sempre tenendo presente il fatto che gli stranieri a Milano sono il 19% della popolazione: eppure scavalcano sempre i nostri cittadini. A Pd e compagni che continuano a parlare di razzismo consiglio di leggere e analizzare queste cifre: è vero, il razzismo c’è ed è quello che discrimina i tanti italiani in difficoltà”.
Il sostegno al reddito a Milano – Palazzo Marino, come spiegato sul sito istituzionale del Comune stesso, gestisce in modo integrato gli interventi di sostegno al reddito quali forme di contrasto alla povertà, come erogazioni economiche, percorsi di inclusione e riattivazione sociale, domande relative all’assegno di maternità e all’assegno per il nucleo familiare erogate da Inps, avvisi pubblici straordinari di sostegno al reddito rivolti a particolari categorie di utenti, domande relative al Reddito di Inclusione (Rei) e alla Bebè card, le cui richieste devono essere presentate presso i Caf convenzionati con il Comune di Milano.