Non c’è limite alla vergogna dalle parti del governo. Strappano ogni regola, fanno come gli pare. E sono minoranza nel Paese. Ma riescono lo stesso a comportarsi con tracotanza. Tutto questo è intollerabile, vorremmo dire al presidente Mattarella. Gli scrive, al capo dello Stato, il presidente dei deputati di Fratelli d’Italia, Francesco Lollobrigida. Ovviamente, tacciono tutti gli altri partiti.
Stanno facendo male alla democrazia italiana. In un solo colpo tre porcherie. Vietato discutere il bilancio dello Stato. Lo approva con la pistola alla tempia il Senato, lo ratificherà a giorni la Camera senza nemmeno guardarlo. Blindata la manovra, bendati i deputati. Immobilizzate le commissioni votate all’unanimità dal Parlamento, quella sulle banche e quella sugli abusi del Forteto. Ancora prorogato il rinnovo di due authority essenziali, come quella sulla privacy e quella sulle comunicazioni.
Mattarella riesce a indignarsi per queste porcherie? – Presidente Mattarella, che altro deve succedere per consumare ogni credibilità istituzionale? Quando riusciremo a cogliere un fremito di indignazione dalle sue labbra nei confronti di una maggioranza che umilia il popolo e il Parlamento?
Ci pensi, l’inquilino del Quirinale, a quanto è grave tutto quello che sta accadendo. Partendo magari dalla fine. Privacy e comunicazione – denuncia Lollobrigida – sono nel dibattito politico il cuore del sistema. Ci si accapiglia ogni giorno sui limiti che si vorrebbero frapporre. E noi, per incapacità di una maggioranza che non sa scegliere al proprio interno, rinunciamo per la terza volta al rinnovo – dovuto per legge – di organi essenziali per la democrazia e per la conoscenza.
Poi, la robaccia delle commissioni bloccate. Ma di che cosa hanno paura i signori della maggioranza? Giorgia Meloni lo ha chiesto con chiarezza, ma i protagonisti del pessimo gioco al massacro sulle pelle delle istituzioni tacciono, alla vergognosa. Al Forteto si sono consumati per anni “abusi perpetrati dalla ‘setta’ di Rodolfo Fiesoli e della gestione poco chiara del sistema degli affidi”. Ma non si riesce a far partire la commissione istituita per legge da tempo immemorabile. Idem per le banche: l’organo parlamentare da far lavorare riguarda tutto quello che non ha funzionato nel sistema bancario italiano tra connivenze, complicità e legami opachi con la politica. E lorsignori si permettono proroghe… Al Colle, silenzio.
Parlamento devastato dal premier che nessuno ha votato – Esattamente come per quell’autentico scandalo che risponde al nome di manovra di bilancio. Ma come, un costituzionalista del rango di Mattarella, non pronuncia una sola parola di sdegno per le modalità di approvazione dei conti dello Stato? Il Parlamento è devastato da un premier che nessuno ha mai votato se non a Palazzo e lui se ne sta zitto? Subirà la prepotenza di firmare tutto quello che gli arriverà da questa gente?
Costoro hanno imprigionato pure quello che diceva di essere un uomo libero come Roberto Fico, presidente senza senso della Camera dei Deputati. Ieri pure lui si è limitato a rivolgere, sulla manovra, un patetico appello al governo: non lo fate più. Ormai viviamo in un Paese in cui le massime cariche dello Stato – e va almeno lodata la fermezza della presidente Casellati sul salvadroga che si pretendeva di infilare nella legge di stabilità – appaiono incapaci di agire. Roba da non crederci, ma pare così. Qualcuno ci liberi da questa gente pericolosa.