Congo: 22 persone uccise a colpi di machete da miliziani islamici

Congo – I terroristi continuano ad attaccare i civili. Le autorità hanno confermato che ieri, durante la notte, sospetti miliziani islamici hanno ucciso almeno 22 persone  nella parte orientale della Repubblica Democratica del Congo.

Attacchi simili hanno ucciso almeno 179 civili, da quando l’esercito congolese, lo scorso 30 ottobre, ha lanciato un’offensiva contro le forze alleate democratiche (ADF), un gruppo islamista ugandese attivo nel Congo orientale.

Venerdì, nel suo discorso alla Nazione, il presidente del Congo Felix Tshisekedi ha dichiarato che la campagna militare aveva “smantellato” quasi tutti i santuari dell’ADF e che i ribelli usavano tattiche di guerriglia per disperazione.  Ma il governo ha accusato l’ADF di attacchi simili risalenti ad anni fa, tra cui dozzine di massacri notturni che, dal 2014, hanno ucciso centinaia di civili. Ripetute operazioni militari non sono riuscite a sradicare completamente il gruppo.

Richard Kivanzanga, vicedirettore del territorio di Beni, ha detto a Reuters di aver contato 22 corpi domenica nei villaggi di Baoba e Ntombi. “Gli assalitori hanno ucciso donne, uomini e bambini“, ha detto. “Non è stato possibile evacuare tutti i corpi oggi perché abbiamo dovuto aspettare la scorta dall’esercito.”

L’ondata di violenza ha portato a proteste mortali contro l’esercito e contro le forze di pace delle Nazioni Unite che non proteggono la popolazione.

Il Tesoro degli Stati Uniti ha imposto sanzioni martedì a sei membri dell’ADF, incluso il suo leader Musa Baluku. Lo Stato Islamico ha rivendicato alcuni attacchi di ADF quest’anno, ma inquirenti affermano che mancano prove concrete che colleghino i due gruppi.

Si stima che 160 gruppi ribelli con oltre 20.000 combattenti siano attivi nella parte orientale della RDC, molti dei quali interessati al controllo delle risorse naturali della regione.

Tra questi c’è l’ADF, originario dell’Uganda, che effettua ripetutamente attacchi intorno a Beni. È stato accusato di aver ucciso migliaia di persone, inclusi i peacekeeper delle Nazioni Unite.