di Federico Garau – È tornato a piede libero il maliano di 22 anni che lo scorso aprile si scagliò come una furia contro due poliziotti che lo avevano fermato per chiedergli i documenti dopo che aveva importunato un clochard. Deciso ad evitare i controlli, lo straniero si era rivoltato con violenza contro di loro, accanendosi in particolar modo su uno degli operatori, scaraventato a terra e tempestato di calci e pugni.
I fatti, secondo quanto riferito dai quotidiani locali che hanno riportato la notizia, si sono verificati durante la notte dello scorso 24 aprile a Piacenza, in piazzale Guglielmo Marconi. Qui gli agenti di pattuglia della questura erano intevenuti in seguito alla segnalazione di un senzatetto, che aveva denunciato di essere stato aggredito dall’extracomunitario mentre stava domendo nel suo giaciglio.
Raggiunto il luogo segnalato, sito nei pressi della stazione ferroviaria, i due poliziotti avevano presto dovuto affrontare la furia del giovane originario del Mali.
Deciso a non farsi identificare, il 22enne aveva infatti aggredito gli agenti, arrivando a fratturare il setto nasale ad uno degli uomini in divisa, colpito con un forte pugno, gettato a terra e riempito di calci. Una situazione difficilissima e di estrema pericolosità, che aveva portato i poliziotti a richiedere il tempestivo intervento di una seconda volante.
Immobilizzato a fatica e tradotto negli uffici della questura per le pratiche di identificazione, lo straniero, risultato essere un senza fissa dimora pregiudicato ma in possesso di regolare permesso di soggiorno per motivi umanitari, era stato dichiarato in arresto per resistenza a pubblico ufficiale e lesioni gravi.
In seguito alla brutale aggressione, l’agente ferito era stato trasportato al pronto soccorso dell’ospedale locale, dove aveva ricevuto ben 30 giorni di prognosi.
Il maliano è rimasto dunque dietro le sbarre della casa circondariale di Piacenza fino alla giornata di ieri, venerdì 13 dicembre, quando si è tenuto l’ultimo atto del processo a suo carico.
Difeso dall’avvocato Corrado Prandi, il 22enne ha ottenuto il patteggiamento ad 8 mesi di reclusione ed è stato rilasciato. Fondamentale, durante l’udienza, la perizia psichiatrica eseguita sul giovane straniero dal dottor Filippo Lombardi, che ha riscontrato un leggero disturbo della personalità pur riconoscendo la completa capacità di intendere e di volere dell’imputato. Il referto è stato quindi presentato durante l’audizione al giudice del tribunale di Piacenza, Sonia Caravelli, che ha dunque deliberato.
In seguito alla sentenza, il 22enne maliano è tornato in libertà.