NIAMEY, 11 DIC – Attacco dei militanti jihadisti contro una base militare a Inates nella regione di Tillabéri, vicino al confine con il Mali. Almeno 70 militari sono rimasti uccisi in un attacco compiuto ieri da presunti jihadisti in Niger. Lo riferisce un consigliere del presidente nigerino Mahamadou Issoufou. Nell’area sono attivi combattenti legati al gruppo dello Stato islamico e Boko Haram, con base in Nigeria.
Si tratta dell’attacco jihadista più sanguinoso nel Paese africano dal 2015. Il presidente ha reso noto su Twitter che sta tornando da un viaggio all’estero per seguire gli sviluppi dell’attentato avvenuto vicino al confine con il Mali, in una zona remota dove sono attivi terroristi legati all’Isis. Le forze di sicurezza del Niger stanno lottando per contenere la diffusione di gruppi armati.
La notizia arriva subito dopo che il governo ha richiesto una proroga di tre mesi allo stato di emergenza, dichiarato per la prima volta due anni fa.
Gli analisti della sicurezza che stanno seguendo il rapporto dell’attacco affermano che l’insurrezione in Niger si sta intensificando a un ritmo allarmante.
Nelle ultime settimane, ci sono stati attacchi sempre più audaci da parte della consociata del gruppo dello Stato Islamico nell’area del paese vicino al Mali, riferisce la corrispondente della BBC Africa occidentale Louise Dewast.
I gruppi di militanti sono attivi in tutta la regione e il Niger è membro del gruppo G5 Sahel, insieme a Burkina Faso, Mali, Mauritania e Ciad, con l’obiettivo di contrastare l’insurrezione.