Case popolari agli immigrati irregolari per un anno, al massimo per due. E’ il progetto di Nicola Zingaretti governatore del Lazio e segretario del Pd, contenuto nella Legge di Stabilità del Lazio. Un comma nascosto nell’articolo 3, lettera a) che rischia di far esplodere un “caso Lazio”. E stavolta il progetto che sfida “prima gli italiani” ma anche le regole delle graduatorie per gli alloggi popolari, in nome dell’emergenza abitativa, è come una bomba a orologeria innescata sul Consiglio regionale del Lazio.
Secondo la Giunta Zingaretti, “I Comuni e le Ater possono riservare una quota non superiore al 10 per cento degli alloggi di edilizia residenziale pubblica per far fronte alle situazioni di emergenza abitativa identificate in sede di Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza”. E poi chiarisce: “Gli alloggi sono utilizzati per offrire sistemazioni provvisorie a soggetti non in possesso dei requisiti….. La sistemazione provvisoria non può eccedere la durata di un anno, eventualmente prorogabile di un secondo anno….”.
Quanto contenuto nella legge di stabilità ha due chiavi di lettura: chi è in attesa di un alloggio popolare si vedrà scavalcato nell’assegnazione del 10 per cento delle case disponibili da chi non ha requisiti, mentre chi per esempio un immigrato irregolare avrò diritto per due anni ad un alloggio per poi tornare da dove era venuto: e negli appartamenti occupazioni. Già, perché il nodo è quello delle occupazioni e del piano di sgomberi varato dalla Prefettura con oltre 12 mila persone che nei prossimi mesi si troveranno dalla sera alla mattina senza in tetto, andando ad allungare la lista di chi non ha nulla.
Per l’opposizione è una specie di affronto. Tuona Antonello Aurigemma, Fratelli d’Italia: “Non si può minimamente pensare di sistemare persone occupanti senza titolo, quando la priorità è quella di regolarizzare coloro che hanno i requisiti indicati dalla legge. Per questo motivo presenteremo un emendamento per cancellare questo comma”.
Aggiunge la Lega: “Un’iniziativa, quella inserita nell’articolo 10 della legge di stabilità regionale 2020, che non tiene in considerazione di coloro che attendono un alloggio da anni. A Roma, ad esempio, si parla di circa 12.500 famiglie – con i requisiti – in lista d’attesa per una casa. Zingaretti ormai lo conosciamo, come conosciamo le sue priorità, ma ci proponga prima almeno una soluzione per tutti coloro che, con i requisiti, dovranno attendere ancora di più. Sarà battaglia in Consiglio regionale, per rispetto di tutte le famiglie che attendono da troppo tempo.” Così in una nota Laura Corrotti, consigliere Lega Regione Lazio.