Botta e risposta via social tra Casapound e le Sardine sulla manifestazione di sabato prossimo a Roma.A scatenare la polemica sono state le parole di Stephen Ogongo, leader romano delle Sardine, al ‘Fatto quotidiano’. “Per ora è ammesso chiunque, pure uno di CasaPound va benissimo. Basta che in piazza scenda come una Sardina”, ha detto. Una ‘apertura’ raccolta dal leader di Casapound Simone Di Stefano.
“Le sardine ci invitano in piazza? Ci andiamo – scrive su Twitter – ma non canteremo di certo Bella Ciao. Parliamo di idee: mutuo sociale, una nuova Iri, come aumentare i salari, come mettere le banche sotto il controllo dello Stato, come far circolare e aumentare la ricchezza della nostra nazione”.
Sulla partecipazione di esponenti del movimento di destra arriva però lo stop dei quattro fondatori delle Sardine. “Le piazze delle sardine – scrivono su Facebook – si sono fin da subito dichiarate antifasciste e intendono rimanerlo. Nessuna apertura a CasaPound, né a Forza Nuova. Né ora né mai. Dal 14 novembre scorso centinaia di migliaia di persone sono scese in piazza proprio contro quei partiti che con le idee e il linguaggio dei gruppi neofascisti e neonazisti flirtano in maniera neanche troppo nascosta. Stephen Ogongo ha commesso un’ingenuità. Ci dispiace che il concetto di apertura delle piazze sia stato travisato e strumentalizzato, ma non stupisce. In questo momento le piazze fanno gola a molti, lo avevamo già detto e lo ripetiamo. Rammarica che questo fraintendimento sia cavalcato da più parti. Ma è giusto dare una risposta netta. Le sardine sono antifasciste. Le sardine continueranno a riempire le piazze. Si decida da che parte stare. Noi lo abbiamo già fatto”, concludono.
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