Reddito di cittadinanza, Inps: agli immigrati 5mila euro di arretrati, senza documentazione

Cinquemila euro a testa. È la cifra in arrivo per la quasi totalità degli immigrati extracomunitari, che hanno chiesto il reddito di cittadinanza. La circolare Inps è datata 3 dicembre. È già reperibile sul sito dell’Inps. Al di là del burocratese, il testo conferma quanto già disposto dal decreto del governo. Il testo spiega che il decreto del ministero del Lavoro di concerto con gli Esteri ha definito l’ambito di applicazione della norma sui documenti da produrre per ottenere la carta Rdc.

Reddito di cittadinanza: il calcolo degli arretrati – L’Inps ha infatti confermato che per le istanze prodotte a partire dal mese di aprile 2019 da parte dei cittadini non comunitari e non presenti nell’elenco, sarà immediatamente disposto il rilascio della tessera del reddito di cittadinanza. Contestualmente al rilascio della card verrà predisposto anche il primo pagamento del mese di sussidio spettante. Successivamente l’Inps darà disposizione a Poste Italiane, di provvedere a ricaricare la card anche con le mensilità arretrate spettanti a ciascun beneficiario, in base alla data di presentazione della domanda e dopo aver verificato la permanenza dei requisiti necessari per rientrare tra i beneficiari.

Visto che le richieste sono partite nell’aprile scorso e che verranno distribuiti gli arretrati, il conto è preso fatto. Calcolando 780 euro al mese, ogni extracomunitario riceverà circa cinquemila euro dall’Istituto di previdenza nazionale. Sono quegli stessi soggetti che dovrebbero pagarci le pensioni.

Reddito di cittadinanza agli stranieri, arriva decreto che sblocca le domande

L’Inps sarà severissima con migranti svizzeri e giapponesi – I soli richiedenti obbligati alla presentazione della documentazione completa sono quelli provenienti da: Bhutan, Corea, Figi, Hong Kong, Giappone, Islanda, Kosovo, Kirghizistan, Kuwait, Malaysia, Nuova Zelanda, Qatar, Ruanda, Repubblica di San Marino, Santa Lucia, Singapore, Taiwan, Tonga, Svizzera.

Il solo Stato africano nella lista è quello del Ruanda. Gli immigrati del resto dell’Africa sono esentati. Insomma, la quasi totalità degli immigrati avrà il rdc compilando solo la domanda. Discorso analogo per gli immigrati dall’Asia. Saranno costretti a produrre documentazione solo malesi, coreani, giapponesi e cittadini di Singapore, Hong Kong e Taiwan. Cittadini che, in genere, in Italia vengono in vacanza. L’Inps sarà invece, molto zelante nei confronti degli immigrati svizzeri, islandesi e neozelandesi. Nazioni dalle quali, notoriamente, arrivano zero flussi migratori. Non ci resta che piangere.

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