La Cassazione ieri ha revocato l’obbligo di dimora nei confronti di Andrea Carletti, il sindaco Pd di Bibbiano, indagato per lo scandalo ‘Angeli e Demoni’ sul presunto sistema di affidi illeciti di minori scoppiato in Val d’Enza, in provincia di Reggio Emilia, nel giugno scorso quando il politico venne arrestato. A distanza di sei mesi ora è tornato libero. In attesa delle motivazioni, la Cassazione avrebbe deciso per la revoca sentenziando che non sussistevano le condizioni per l’arresto e quindi per una misura cautelare. La Cassazione non ha scagionato Carletti dalle accuse, ma ha semplicemente affermato che può affrontare il processo da uomo libero.
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ROMA, 4 DIC – “La campagna indecente contro il Pd e il sindaco di Bibbiano non si dimentica. Ma oggi c’è una altra domanda. Chi chiederà scusa ad Andrea Carletti e alle persone messe alla gogna ingiustamente? La Giustizia sta facendo chiarezza e ha tutto il nostro sostegno. A chi ha utilizzato una storia di cronaca giudiziaria per organizzarci una campagna politica dico nuovamente: vergognatevi!”. Così il segretario Pd Nicola Zingaretti, su fb, dopo la sentenza della Cassazione.
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“Vi ricordate la storia di Bibbiano? L’attacco violento di Lega e Cinque Stelle al sindaco? Le pagliacciate in Parlamento e sui social con lo slogan “Parlateci di Bibbiano?”. Bene. Ieri la Cassazione ha detto che quel sindaco NON doveva essere arrestato. Una montagna di fango vergognosa contro un uomo che non meritava quel trattamento.
Ricorderete come l’arresto venne usato: il grimaldello per costruire la battaglia politica di chi ha più a cuore i sondaggi che la verità”. Così Matteo Renzi su fb.
“La giustizia è una cosa seria. Lasciarla in mano – aggiunge – ai giustizialisti rende questo Paese un posto barbaro. In attesa che qualcuno chieda scusa, un abbraccio a quel Sindaco.
Non smetteremo mai di chiedere giustizia e verità contro il populismo e gli slogan. No, non smetteremo MAI”. ANSA