#Firenze, la polemica per il no al concerto di #Muti nella basilica di #SantaCroce. Secondo il priore #Mozart non si addice né al luogo, né al periodo di quaresima. Amareggiato il maestro #RiccardoMuti. Al #Tg2Rai ore 13,00 pic.twitter.com/WoSGzY98VK
— Tg2 (@tg2rai) December 2, 2019
“No, niente Mozart in chiesa. E poi figuriamoci nel periodo natalizio!”. E’ vero che era massone, ma la sua musica si può dire che sia ‘celestiale’. Ma non c’è stato niente da fare: il priore francescano della Basilica di Santa Croce, il padre guardiano Paolo Bocci, ha negato la chiesa all’ormai tradizionale concerto del 5 dicembre, giorno della morte del celebre salisburghese.
Eppure – scrive www.quotidiano.net – il programma non aveva apparentemente neanche una nota stonata: Requiem e Ave Verum Corpus, che il geniale Wolfgang Amadeus scrisse nel 1791 per la solennità del Corpus Domini. Neanche questo è bastato: “Non voglio questa musica in basilica – ha ripetuto perentorio – specialmente in questo periodo dell’Avvento e di Quaresima francescana, così importante per noi frati minori conventuali”.
Il sospetto che questa porta sbattuta in faccia dipenda anche dall’appartenenza di Mozart alla fratellanza dei “liberi muratori” è venuto a molti.
In ogni modo, invece di litigare, l’Opera di Santa Croce ha trovato un’alternativa alle straordinarie navate gotiche della basilica affrescata da Giotto. All’Orchestra da Camera Fiorentina, diretta dal maestro Giuseppe Lanzetta, è stato offerto il Cenacolo, dove però non si possono accogliere più di 300 persone e con un biglietto da pagare, invece delle oltre mille e cinquecento spettatori che, gratis, gli anni passati solitamente sedevano in religioso silenzio ad ascoltarsi il Requiem in chiesa.
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