Encomiopoli, Elisabetta Trenta atto secondo. Sottotitolo: l’albero della cuccagna. Il passaggio dell’ex ministra grillina alla Difesa, dopo il caso “alloggiopoli” si colora di nuovo in maniera inquietante. Dal sito del Sindacato dei Militari veniamo informati di nuove presunte irregolarità in tema di encomi, premi e avanzamenti di carriera elargiti a piene mani da Elisabetta Trenta.
L’organizzazione sindacale ha presentato pertanto un esposto. La Procura della Repubblica di Roma accerti – è la richiesta – la regolarità delle procedure di assegnazione. “Apprendiamo da fonti stampa la notizia che attribuisce all’ex Ministro della difesa, Elisabetta Trenta (M5S), un primato in tema di elargizione di premi ed onorificenze: nulla a che vedere con la distribuzione dei panettoni ai militari in occasione delle scorse festività natalizie”.
Albero della cuccagna di Elisabetta Trenta – “Da quanto emerge – leggiamo sul sito – si sarebbe trattato di un vero e proprio albero della cuccagna”. Encomi elargiti a chi non ha fatto altro che il proprio lavoro, ma che ha potuto beneficiare dei riconoscimenti elargiti dall’ex ministra. Tali riconoscimenti, nella logica militare, assumono un peso determinante negli avanzamenti di grado e quindi sulla futura carriera e la retribuzione”.
Encomiopoli: 13o riconoscimenti – Il meccanismo dei provvedimenti di natura premiale “rappresenta uno dei tanti aspetti negativi che caratterizzano l’ambiente militare”, sottolinea il sindacato. “Un’attività che impegna i vertici dell’istituzione, generali, ammiragli e ministri, come in una gara”. Spesso e l’inventiva e la più sfrenata fantasia sono utilizzate per forgiare motivazioni: capaci di trasformare l’ordinario in straordinario.
“Il nuovo ministro chiarisca” – Infatti, il nodo della richiesta è proprio questo. Dato per scontato che “l’encomio solenne consiste in una lode particolare per atti eccezionali”, allora è il caso di verificare le motivazioni delle 130 ricompense distribuite dalla Trenta”. Si fa presente che durante il suo mandato come ministro della Difesa non sembra realistico che tutti i 130 destinatari di encomi solenni abbiano potuto compiere azioni di “straordinario valore”. Azioni tali da far passare in secondo piano chi ogni giorno mette a repentaglio la propria vita per combattere le mafie; oppure quelli che rischiano la vita nelle missioni di guerra.
Il sindacato dei Militari, duque, impegna l’attuale Ministro della difesa, Lorenzo Guerini, a voler fornire “urgenti chiarimenti sui criteri adottati per l’elargizione degli encomi proposti dall’ex ministra Elisabetta Trenta”.