ROMA, 28 NOV – Al momento in cui nel maggio 2017 uccise la sua compagna, Francesco Carrieri era seminfermo di mente, e oggi per questa ragione è stato condannato a 16 anni di reclusione e a tre anni di Rems a pena espiata. La sentenza è stata emessa dalla prima Corte d’assise d’appello di Roma, i cui giudici hanno riconosciuto per l’uomo la diminuente del vizio parziale di mente equivalente.
In primo grado Carrieri era stato condannato a trent’anni di reclusione per omicidio volontario aggravato dopo il processo col rito abbreviato. Carrieri, direttore di banca, colpì la compagna Michela di Pompeo, uccidendola, al culmine di una lite. ansa