S’allarga ai finanziatori l’inchiesta della procura di Firenze sulla fondazione Open, istituita per sostenere le iniziative politiche di Matteo Renzi, tra cui la Leopolda, e finita ora in un’indagine molto ampia. Oltre 30 le perquisizioni eseguite dalla Gdf in tutta Italia e ordinate dai pm che, accanto ai reati di riciclaggio e traffico di influenze illecite, ora ipotizzano quello di finanziamento illecito ai partiti.
Perquisito e indagato l’imprenditore Marco Carrai, amico personale di Matteo Renzi e già membro del Cda della stessa Open. La Guardia di finanza ha perquisito l’ufficio di Carrai a cui è stato notificato anche avviso di garanzia. Secondo quanto emerge , l’imprenditore sarebbe stato riferimento dentro la fondazione di parte dei finanziatori su cui si è diretta l’attenzione della procura di Firenze negli ultimi sviluppi dell’inchiesta e che sono stati perquisiti oggi. ansa
Gdf cerca carte credito parlamentari
Oltre ai documenti, le Fiamme Gialle starebbero anche cercando carte di credito e bancomat che sarebbero stati messi a disposizione di parlamentari. In particolare i finanzieri sarebbero incaricati dalla procura di trovare documenti – tipo ricevute – relativi a presunti rimborsi spese versati dalla Open ad alcuni parlamentari.
Attiva dal 2012 al 2018, la Fondazione ha sostenuto anche la convention della Leopolda. L’avvocato Bianchi, che era presidente della Fondazione, risulta indagato per traffico di influenze illecite tra il 2016 e il 2018. La procura procede anche per reati in violazione della legge sul finanziamento dei partiti politici.
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